La pandemia causata dal Covid-19 ha obbligato centinaia di migliaia di lavoratori a cambiare radicalmente il modo di lavorare, costringendoli, di fatto, a lavorare utilizzando metodologie di telelavoro o di smart working.
L’impossibilità di recarsi ai propri posti di lavoro, vicini o lontani che siano, ha portato ad un drastico incremento del telelavoro: vediamo le differenze tra telelavoro e smart working e come sia possibile creare nel proprio ambiente domestico un luogo il più possibile confortevole per lavorare da casa.
Trasferire le proprie attività lavorative dagli uffici aziendali a casa non è stato assolutamente facile per molti lavoratori: se prima la routine quotidiana consisteva nel recarsi nel proprio ufficio prendendo i mezzi pubblici o un proprio veicolo (perdendo quindi tempo, oltre che a consumare carburante e produrre inquinamento) con il telelavoro tutti questi “tempi morti” sono stati, di punto in bianco, cancellati.
Ci sia alza la mattina, si fa colazione e si inizia a lavorare, nella propria casa. I più fortunati sono riusciti a creare un ambiente dedicato al lavoro in una stanza apposita, dotata di scrivania, computer, in una abitazione magari con una linea dati veloce, in fibra ottica. Altri lavoratori, invece, si sono dovuti arrangiare: il soggiorno o la cucina sono diventati il nuovo posto di lavoro, magari con la simultanea presenza di altri membri della famiglia, con in figli in DAD (Didattica a Distanza) o i propri compagni sempre in telelavoro.
Con il telelavoro gli orari lavorativi che si avevano prima sono stati mantenuti, cercando, il più possibile, di mantenere le modalità di lavoro che già si avevano negli uffici, cambiando di fatto “solo” la sede da cui le operazioni venivano fatte.
Ecco, questa è la più grande differenza tra smart working (lavoro intelligente, lavoro agile) e telelavoro, differenza che viene formalizzata dalla Legge n. 81 del 22 maggio del 2017.
In questa legge il lavoro agile o smart working viene definito come una modalità di lavoro di lavoro subordinato in cui non ci sono vincoli a livello di orario e di spazio in quanto l’organizzazione avviene per fasi, cicli e obiettivi. Il tutto viene stabilito a priori da un accordo tra il datore di lavoro e il dipendente. Flessibilità organizzativa e volontarietà delle parti sono i punti cardine dello smart working , aspetti che vengono a mancare nel telelavoro a cui molti di noi, loro malgrado, sono stati costretti a ricorrere.
Se il lavoro viene svolto a casa è importante che si lavori in condizioni appropriate: stare seduti 8 ore al giorno su una scomoda sedia davanti a un tavolo che si usa per pranzare e cenare è, a lungo andare, una possibile causa di patologie come il mal di schiena e dolori cervicali.
È importantissimo utilizzare sedie ergonomiche, dotate di supporto lombare, schienale e una comoda seduta, in modo da limitare il più possibile stress alla schiena. Tenere una postura corretta mentre si lavora è fondamentale per la propria salute!
Tutte le sedie ergonomiche sono dotate di regolazioni che permettono di lavorare in comodità regolando le varie altezze e inclinazioni. Se si lavora al pc è altresì importante che il monitor sia a una corretta altezza, in modo da tenere lo sguardo il più possibile frontale, in modo da non affaticare il collo. Nell’utilizzare mouse e tastiera è importante tenere appoggiati gli avambracci, in modo da evitare stress alle articolazioni del polso.
Nel sito web di Decorosa.eu vengono proposte diverse soluzioni di mobili online, sedie ergonomiche e scrivanie adatte per lavorare da casa in smart working o in telelavoro.