Nel corso del tempo, abbiamo sempre dovuto imparare il linguaggio multiforme della tecnologia, ma gli assistenti vocali hanno ribaltato la situazione. Con la voce, la tecnologia deve imparare a capirci, a comprendere la nostra lingua.
La nostra conoscenza degli assistenti vocali o dei prodotti basati sulla voce è in genere limitata agli assistenti generici in stile Siri, Alexa o Google Assistant. In realtà esiste un quadro più ampio che molti di noi non conoscono. In questo articolo, ti presenteremo una visione più completa degli assistenti vocali.
Cosa sono gli assistenti vocali?
Quando parliamo di assistenti vocali quelli che, subito, possono venirti in mente sono Google Home e Amazon Echo. Questa percezione è abbastanza errata. In realtà è proprio la tecnologia alla base di questi altoparlanti intelligenti a rappresentare gli assistenti vocali stessi: Google Assistant e Amazon Alexa.
Oggi gli assistenti vocali non sono solamente altoparlanti intelligenti, ma riescono a essere inclusi all’interno delle auto, dei dispositivi domestici, degli smartphone e in diverse app. Gli assistenti vocali sono un sottoinsieme di assistenti virtuali o assistenti personali intelligenti. Questi assistenti virtuali possono ricevere input in molti modi diversi. Un assistente vocale è un assistente virtuale che utilizza il riconoscimento vocale, l’elaborazione del linguaggio naturale e la sintesi vocale per intraprendere azioni che aiutino i suoi utenti.
Condizioni essenziali per essere un assistente vocale
Ogni soluzione vocale non è un assistente vocale, ma ogni assistente vocale è una soluzione vocale. Per essere chiamata assistente vocale, una soluzione vocale deve soddisfare queste condizioni:
- Voce come input. La modalità principale di input per un assistente vocale dovrebbe essere tramite voce.
- Conversazionale. Gli assistenti vocali dovrebbero essere in grado di avere una comunicazione bidirezionale naturale e contestuale con l’utente.
- Conferma. Gli assistenti vocali dovrebbero essere in grado di confermare, chiarire e rispondere all’utente con il contesto.
Storia degli assistenti vocali
L’integrazione dell’assistente vocale all’interno della nostra vita di tutti i giorni ha preso due strade diverse: una attraverso gli smartphone e l’altra attraverso gli altoparlanti intelligenti (e altri dispositivi connessi). Apple, Google e Amazon si sono concentrati nel rendere i loro assistenti vocali onnipresenti attraverso assistenti generici. Apple ha incluso Siri in tutti i suoi dispositivi. Ha persino lanciato l’Homepod, un altoparlante intelligente. Google è in una posizione unica, poiché ha reso Google Assistant disponibile e quasi obbligatorio su tutti gli smartphone Android e questa soluzione ha trovato il suo successo nel mercato degli altoparlanti intelligenti con Google Home. Amazon ha avuto un vantaggio iniziale nel mondo degli altoparlanti intelligenti: era quasi due anni avanti rispetto a Google e ha avuto successo con Alexa sui dispositivi Echo. Google e Amazon si sono rapidamente messi in moto per offrire assistenti vocali su vari dispositivi di terze parti per andare incontro alle diverse preferenze degli utenti.
Gli assistenti vocali stanno guadagnando popolarità
Un rapporto di Activate Forecast menziona come gli altoparlanti intelligenti siano stati adottati più velocemente degli smartphone negli Stati Uniti d’America. È forse l’adozione più rapida di qualsiasi nuova tecnologia nel mondo moderno. Questo mostra il paradosso degli assistenti intelligenti, ovvero una scarsa usabilità e un’alta adozione.
Utilizzo della voce nei paesi in via di sviluppo
Gli altoparlanti intelligenti devono ancora decollare nei paesi in via di sviluppo. In India, molte persone non possono permettersi un Echo dot autonomo o un Google Home, ma possono utilizzare lo stesso assistente vocale tramite il loro smartphone esistente.
Assistenti vocali per uso generico
Google Assistant, Siri, Bixby nei dispositivi Android, iPhone e Samsung, rispettivamente, sono ottimi esempi di Assistente vocale generico presente su smartphone, altoparlanti e altri dispositivi intelligenti. Tutti questi assistenti vocali ti aiutano con azioni generiche come impostare la sveglia, programmare eventi, effettuare chiamate e avviare app.
Le sfide affrontate dagli assistenti vocali
Privacy
La privacy è una grande preoccupazione, soprattutto quando si tratta di altoparlanti intelligenti. Il dettaglio cruciale che spesso viene perso è la differenza tra l’ascolto e la registrazione. Una volta che questi altoparlanti o assistenti vocali vengono attivati utilizzando la parola di attivazione, iniziano a registrare l’audio. I clip audio vengono inviati a Google o Amazon.
Precisione
Gli assistenti vocali non sempre capiscono cosa viene loro detto. Potrebbero esserci molte ragioni alla base: a volte potrebbe essere a causa del nostro accento o del nostro modo di pronunciare le parole. Altre volte potrebbe essere perché l’assistente vocale semplicemente non riesce a capire cosa gli viene richiesto. Dopotutto, non ha istruzioni relative alla tua domanda.
Mancanza di supporto vernacolare
Il riconoscimento vocale non è disponibile per molte lingue parlate in tutto il mondo. Il problema non si limita solo al riconoscimento vocale, ma si estende anche ad altre aree funzionali critiche degli Assistenti vocali. La maggior parte dell’elaborazione del linguaggio naturale in molti paesi viene eseguita dopo aver tradotto le espressioni parlate dalle lingue vernacolari all’inglese. In questo processo, molte sfumature contestuali vengono perse o vengono modificate.
Il prossimo futuro presenta molte opportunità per far crescere rapidamente l’utilizzo degli assistenti vocali, ma la mancanza di competenze e conoscenze rende difficile per le aziende mettere in moto una reale strategia. La voce rappresenterà un modo per comprendere e fornire nuove esperienze ai consumatori come mai prima d’ora.
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