Compliance aziendale e rischio di non conformità

Nella maggior parte dei casi, la gestione dei rischi di compliance rappresenta un bel problema per un gran numero di aziende. Infatti, in questi casi, serve necessariamente prevedere e realizzare un folto e variegato gruppo di processi e di strutture che hanno carattere organizzato, il cui fine è quello di svolgere adeguata prevenzione.

L’obiettivo è quello di evitare che si verifichino delle violazioni di tutti quei regolamenti e quelle norme di legge che è necessario rispettare. In caso contrario, infatti, il rischio che si deve affrontare è prevalentemente di carattere economico. Le sanzioni per chi non si adegua alle normative in materia di sicurezza possono essere molto salate e pesanti da affrontare. In realtà, però, le conseguenze di un simile comportamento si riflettono anche a livello non economico, dal momento che l’azienda finisce per perdere buona parte della sua reputazione, si verificano delle perdite operative e così via.

Per evitare tutti questi problemi, la cosa migliore è quella di implementare il proprio sistema di gestione dei rischi con un ottimo e pratico software, come ad esempio quello di Buen. Il vantaggio di una soluzione del genere è quella di rendere automatizzata l’intera procedura di gestione del rischio, con evidenti vantaggi in tutti i sensi, ma soprattutto dal punto di vista organizzativo. La percentuale di commettere un errore si abbassa e, di conseguenza, anche il sistema aziendale diventa più fluido e flessibile per adeguarsi alle mutevoli esigenze interne.

Che cos’è il rischio di compliance

Si sente spesso e volentieri parlare di rischio di compliance, ma nella maggior parte dei casi non si hanno le idee ben chiare in merito. In realtà, si fa riferimento, con questa definizione, al rischio di non conformità rispetto alle norme di legge. Tale rischio, come dicevamo in precedenza, porta con sé la possibilità di incappare in sanzioni sia di carattere amministrativo che giudiziario, per aver violato delle disposizioni di norme imperative oppure di autoregolamentazione.

Quando di parla di compliance, si fa riferimento a un rischio che in realtà coinvolge tutte le imprese, sena distinzioni di sorta. Non importa quanto sia grande un’azienda o quale sia il settore in cui lavora, visto che la gestione dei rischi aziendali deve essere attuata dappertutto. Per quanto riguarda le istituzioni non finanziarie, bisogna mettere in evidenza come la funzione di compliance non ha carattere obbligatorio.

Il sistema di gestione dei rischi aziendale

È molto importante, in conseguenza a tutti questi aspetti, che il processo di gestione dei rischi venga gestito e coordinato all’interno di strutture ben organizzate in ambito aziendale. Di conseguenza, è bene seguire solo ed esclusivamente quelle procedure che mirano proprio a diminuire il più possibile il rischio di non conformità in relazione alle varie operazioni che vengono quotidianamente messe in atto da parte della singola azienda.

Queste procedure servono, al tempo stesso, anche a garantire una maggiore protezione e tutela nei confronti degli amministratori della stessa, dal momento che questi ultimi altrimenti potrebbero facilmente incappare in situazioni di responsabilità dal punto di vista personale. D’altro canto, si può raggiungere anche un altro obiettivo molto importante, ovvero quello di rendere più uniformi e armonizzate le regole in merito ai comportamenti che devono essere seguiti da parte dei dipendenti.

Tra i vantaggi di attuare una corretta gestione dei rischi di compliance troviamo senz’altro la prevenzione nei confronti di ogni tipo di squilibrio tra le procedure aziendali e quelle che sono invece previste dalle normative che sono attualmente in vigore, ma anche di prevenzione rispetto a al rischio di incorrere in sanzioni di carattere legale piuttosto che amministrativo o, come dicevamo in precedenza, di evitare che l’impresa possa cominciare a perdere la sua reputazione aziendale.