Sanificazione uffici, 5 domande fondamentali (con relative risposte)

Da diverso tempo a questa parte, si sente parlare di sanificazione anche se non si lavora nel settore. Il motivo è molto semplice: questa operazione è fondamentale per prevenire il contagio da SARS-CoV-2 negli ambienti interni, come per esempio gli uffici.

Non importa che si parli di sanificazione uffici a Palermo o della medesima attività esercitata in altri contesti urbani: in tutti i casi, esistono delle domande frequenti le cui risposte sono fondamentali per capire il valore di questa operazione.

Sanificazione e pulizia sono la stessa cosa?

Chi non è avvezzo ai termini legati al lavoro delle imprese di pulizie, può pensare che sanificazione e pulizia siano due parole diverse ma con il medesimo significato. Bene, non è vero.

Si tratta di due concetti molto diversi tra loro. Quando si parla di pulizia, si inquadra quell’insieme di operazioni che permettono di rimuovere lo sporco visibile, come per esempio la polvere o le tracce ematiche.

Con la sanificazione si fa un passo in più, eliminando da un determinato ambiente agenti contaminanti come i batteri e i virus.

Quali prodotti si utilizzano per la sanificazione?

Quando ci si fanno domande in merito alla sanificazione degli uffici – e non solo – è naturale chiedersi quali siano i prodotti migliori da utilizzare. Rispondere a questa domanda significa chiamare in causa diverse alternative.

Tra le più frequenti rientrano senza dubbio prodotti come l’ipoclorito di sodio e l’alcol etilico. Per sanificare gli uffici e altri spazi interni si possono utilizzare anche il perossido di idrogeno e l’ozono.

L’ozono per la sanificazione è vantaggioso?

Si sente spesso parlare di sanificazione con ozono. La cosa non deve sorprendere, in quanto si parla di un’opzione che presenta diversi vantaggi. Questa forma allotropica dell’ossigeno è infatti in grado di neutralizzare gli agenti contaminanti grazie al suo forte potere sterilizzante.

Con un’efficacia nota da tempo immemore, l’ozono impiegato nell’ambito delle operazioni di sanificazione rappresenta una soluzione economica, ecologica e compatibile con la quotidianità dei soggetti allergici.

Ogni quanto va sanificato un ufficio?

Tra le tante domande che sorgono quando si parla di sanificazione, rientrano gli interrogativi di chi, rimanendo sempre nell’ambito degli uffici, si chiede ogni quanto vada effettuata questa operazione.

Il legislatore non ha fornito riferimenti vincolanti in merito. Tutto, infatti, è a discrezione del datore di lavoro. Quest’ultimo, sulla base della natura della propria attività e del flusso di persone presso la sede, valuta la periodicità delle operazioni di sanificazione.

Un aspetto fondamentale da sottolineare riguarda il fatto che la periodicità della sanificazione va parametrata anche sulla base dei dati periodici dei contagi nella zona dove ha sede l’attività e dell’indice di positività.

Quanto costa sanificare un ufficio?

Eccoci a parlare del nodo dei costi, al centro di un comprensibile interesse quando si parla di sanificazione uffici. Quali sono i parametri da considerare? La prima cosa da dire in merito è che, in media, per sanificare un locale di dimensioni medie ci vogliono circa 200 euro.

Per gli spazi di un condominio, invece, si ragiona considerando cifre pari a circa 300 euro.

Concludiamo facendo cenno a un aspetto cruciale: anche se a livello pratico la sanificazione può essere effettuata anche dal personale aziendale in pochi minuti, è bene rivolgersi a esperti.

Il motivo è molto semplice: le imprese specializzate fanno lavorare il proprio staff con indosso gli appositi presidi, ossia i guanti e le mascherine ffp2 ed ffp3. Rivolgendosi a un’impresa di pulizie, inoltre, si ha la garanzia di un corretto smaltimento dei DPI, che devono essere conferiti come se fossero rifiuti infetti.