Carta da parati: guida alla scelta

La carta da parati si appresta ad essere una valida alternativa per decorare le proprie pareti senza ricorrere alla pittura. Ci sono in commercio diversi generi o specie, e i consumatori saranno accontentati in gusti e necessità. Ne esistono di diversi generi o specie, da quella classica a quella in tessuto.

Il mercato infatti offre una vasta gamma di carta da parati che fanno fronte ad ogni tipo di esigenza. Dallo stile vintage a quello innovativo, la carta da parati non si smentisce mai.

Per ogni stanza una tipologia di carta

Per ogni stanza esiste una trama ideale. Ade esempio nel salotto, il consiglio è sempre quello di usare un parato lavabile. Stesso discorso vale in un ingresso o in un corridoio. Mentre in un bagno, occorre una carta da parati che resista all’umidità.

Le camere da notte e lo studio sono quelle che vanno decorate nel modo che più preferiamo. Tuttavia, nella stanzetta si consiglia la carta lavabile perché si tratta pur sempre di una camera vissuta dall’iperattività dei bambini. Infine, veniamo alla cucina: se proprio si vuole ovviare alla mattonella, serve una carta da parati altamente reistente. Per seguire la strada giusta in materia di stile, comunque vanno consderati tanti altri elementi come la posa, la luce, la resistenza all’acqua e le varie trame dei parati.

Quante tipologie di carta da parati esistono?

Esistono in commercio delle varietà di qualità e modelli di carta. Sicuramente però quella più diffusa è la cosiddetta tessuto non tessuto (tnt). Quest’ultima è molto apprezzata in quanto cambiano i vari numeri di strati di carta contenuti al suo interno. Se un simplex ha al suo interno un solo strato di carta, il duplex invece ha da due strati di carta; per cui è più solido.

Il tessuto non tessuto si compone di fibre tessili e si vende in due formati: quello in vinile e quello di carta. In questo ultimo caso, la colla viene apposta sul muro così che la posa sarà molto più agevole. C’è poi anche un altro tipo di carta da parati. Si tratta di quella da dipingere: a conclusione della si decora la carta con la vernice, come più piace. Non va in questo contesto fatta confusione con il rivestimento in fibra di vetro. Questa si differenzia sempre per la sua qualità ottimale ma ha un ulteriore elemento a suo vantaggio, ovvero i motivi in rilievo. Sul mercato si possono trovare pure carta da parati adesiva, gli stickers e la carta da parati magnetica.

La relazione con gli spazi interni

Quello che sorprende della carta da pareti è che sa essere talmente versatile da adattarsi alla perfezione alla dimensione dei nostri spazi interni. Tuttavia c’è da considerare che i vari modelli presenti in commercio potrebbero mandarci leggermente in confusione. In ogni caso comunque va tenuto conto di una cosa: e cioè che la sensazione che il rotolo di carta ci dà confezionato potrebbe essere leggermente diversa da quella che avremo quando verrà  applicata su tutto il muro.

Esistono pertanto delle regole di base di cui tenere conto per cercare di decorare nel migliore modo possibile le pareti di casa con i parati. Seguendo quindi la giusta tecnica, il risultato sarà dei migliori. Come avviene per la tinteggiatura delle pareti con i colori chiari,m se scegliamo una carta con delle trame molto piccole avremo la percezione di una stanza più voluminosa. Viceversa, in presenza di colori scuri e di motivi più grandi, l’ambiente sarà più piccolo alla vista.

Del resto, in ogni circostanza, l’accostamento di trame e colori a tinte unite dà delle sensazioni del tutto peculiari. Oggi, comunuqe, è molto in voga la trama della riga, che tende a far sembrare l’ambiente più alto se le righe sono verticali. Ineìvece in grandisce in larghezzas lo spazio se le righe sono orizzontali.