Nel corso della stagione più fredda, ovvero l’inverno, ecco che le temperature possono scendere al punto tale che può tornare utile avere un camino in casa. In questo modo, ecco che il riscaldamento di un’abitazione può migliorare notevolmente, garantendo un’atmosfera estremamente intima e piacevole.
Un camino a legna, tra le altre cose, può impattare in modo importante anche sul design e sull’arredamento di una determinata stanza o ambiente in cui viene inserito. Ebbene, proviamo a comprendere meglio quali devono essere gli aspetti da prendere in considerazione per individuare il tipo di camino più adatto alle proprie esigenze.
Dove collocare il camino
Il camino riesce a dare un apporto importante non solo per innalzare la temperatura e per creare un’atmosfera particolare, ma anche per realizzare un design di grande fascino. Per poter individuare il modello più adeguato alle proprie esigenze, però, è necessario valutare prima di tutto il proprio budget, quindi il prezzo del camino, i suoi consumi dal punto di vista energetico e il tipo di ambiente (e di arredi ivi presenti) dove verrà collocato.
I migliori siti dove acquistare un camino
Come si può facilmente intuire, al giorno d’oggi ci sono diversi portali online che offrono la possibilità di comprare direttamente dei camini a legna e consentono davvero di fare degli ottimi affari. I camini a legna su Barzotti.it si possono considerare una soluzione in grado di coniugare qualità, efficacia e design. Un elenco molto ampio di camini che sapranno rendere l’ambiente domestico decisamente più accogliente e intimo, senza contare la possibilità di sfruttare un ottimo servizio di supporto post-vendita e il collaudo di qualsiasi articolo di termoarredo.
Un’altra piattaforma notevolmente diffusa dove poter comprare dei camini a legna e scegliere tra un’ampia gamma di modelli è sicuramente quella di Leroy Merlin. Il discorso è identico anche per Bricoman, che offre una notevole varietà di soluzioni, sia in termini di qualità che di design, a prezzi spesso e volentieri molto convenienti.
La potenza di riscaldamento che serve
Il rendimento energetico riscontrato in campo edile permette, al giorno d’oggi, a un camino a legna di garantire la copertura di buona parte del fabbisogno termico di una casa. Al tempo stesso, il beneficio si andrà a sentire anche in bolletta, visto che a fine mese i consumi scenderanno.
Uno degli aspetti più importanti da considerare è legato alla potenza di riscaldamento che deve essere adeguata in modo particolare all’ambiente che deve essere riscaldato e all’isolamento che caratterizza la casa. In tal senso, è necessario effettuare un calcolo prima di tutto del quantitativo di calore che viene richiesto, un valore che di solito si esprime in kilowatt. La potenza che serve effettivamente, poi, è legata all’impiego che si ha intenzione di fare del proprio camino, quindi se svolge la funzione di riscaldamento primario oppure aggiuntivo.
Dove collocare il camino a legna
Prima di inserire nell’ambiente domestico il camino a legna, è necessario valutare in modo attento e rigoroso la collocazione del condotto di evacuazione dei fumi. La migliore ipotesi è quella che contempla un condotto a sviluppo verticale, sufficientemente alto, che sia anche isolato dal punto di vista termico e coperto anche da un rivestimento, con una sezione circolare e un diametro adatto.
Successivamente, si potranno fare tutti i ragionamenti del caso in merito alla collocazione corretta del camino a legna. Come si può facilmente intuire, sarà fondamentale valutare la visibilità del fuoco, ma anche e soprattutto l’irraggiamento e la diffusione del calore. Se una stufa tende di solito a disperdere l’aria che viene riscaldata in loco, ecco che un camino a legna incassato sarà in grado di trainare l’aria riscaldata a volumi decisamente remoti sfruttando le apposite tubature.
Inoltre, non deve essere preso sottogamba il discorso relativo agli ingombri. Nella maggior parte dei casi, infatti, le stufe presentano delle dimensioni decisamente più compatte. I camini da incasso e i caminetti, invece, necessitano di tramezzi o, comunque, di rivestimenti che, spesso e volentieri, presentano dimensioni maggiori.
L’apporto di aria fresca
La combustione, come si può facilmente intuire, necessita prima di tutto dell’aria: si stima che servono 8 metri cubi di aria per un chilo di legna. Tale aria si può prelevare sfruttando due sistemi differenti. Il primo prevede il prelevamento dell’aria direttamente dall’esterno, affidandosi a una presa d’aria diretta, evitando che l’aria esterna possa in qualche modo condizionare l’aria interna. Altrimenti, il sistema prevede il prelevamento dell’aria all’interno dell’abitazione.
Le varie tipologie di camino a legna
Oltre alle dimensioni, che devono adeguarsi allo spazio che si ha a disposizione, c’è da evidenziare la presenza in commercio di numerose tipologie di camini a legna. Nello specifico, i modelli maggiormente diffusi sono quelli aperti, che regalano un effetto classico e tradizionale, ma non sono certamente dotati di un alto livello di efficacia, quelli aperti ventilati, in grado di garantire un’efficienza termica maggiore, e quelli chiusi, che si caratterizzano per avere un notevole potere dal punto di vista riscaldante, ma anche per un impatto estetico molto interessante.